Da cosa nasce cosa

Bruno Munari

Gennaio 2020

Il lusso è la manifestazione della ricchezza incivile che vuole impressionare chi è rimasto povero. È la manifestazione dell'importanza che viene data all'esteriorità e rivela la mancanza di interesse per tutto ciò che è elevazione culturale. È il trionfo dell'apparenza sulla sostanza.

Creatività non vuol dire improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione i giovani sentirsi artisti liberi e indipendenti. La serie di operazioni del metodo progettuale è fatta di valori oggettivi che diventano strumenti operativi nelle mani di progettisti creativi.

Il cliente del designer è l'industria, è questa che propone il problema al designer il quale non deve subito partire alla ricerca di una idea geniale che risolva subito il problema, perché questo è il modo artistico-romantico per cercare una soluzione. Come prima cosa è necessario definire tutto il problema. « Molti designer credono che i problemi siano stati sufficientemente definiti dai loro clienti. Ma questo è largamente insufficiente » dice Archer. È necessario quindi cominciare con la definizione del problema, che servirà anche definire i limiti entro ai quali il progettista dovrà operare. Supponiamo che il problema sia quello di progettare una lampada, occorrerà definire se si tratta di una da tavolo o da muro, da studio o lampada da lavoro, per il soggiorno o per la notte. Se questa lampada dovrà essere a incandescenza o altro. Se deve o fluorescente o a luce diurna avere un prezzo limite, se sarà distribuita nei grandi magazzini, se dovrà essere smontabile o pieghevole, per regolare l'intensità se dovrà avere un termostato luminosa, e via dicendo.

Il bello è la conseguenza del giusto, dice una regola giapponese.

Secondo Abraham Moles «un prodotto è complicato quando gli elementi che lo compongono appartengono a numerose classi differenti; mentre è complesso se contiene un gran numero di elementi raggruppabili però in poche classi»

Ogni sottoproblema ha una sua soluzione ottimale che però può contrastare con le altre. La parte più ardua del lavoro del designer sarà quella di conciliare le varie soluzioni con il progetto globale. La soluzione del problema generale sta nel coordinamento creativo delle soluzioni dei sottoproblemi.

Scure per spaccare la legna
Autore ignoto.
Produzione non indicata sull'oggetto.
Dimensioni: cm 23x19 (la lama) e cm 13 il manico.
Acciaio naturale e manico di legno.
Tecnica: forgiatura, molatura e tornitura del legno. Costo minimo.
Senza imballaggio.
Uso dichiarato: spaccalegna. Funzionalità ottima, sia per il taglio che per il peso e l'impugnatura.
Ergonomia: il peso (un Kg) è ben bilanciato con l'impugnatura. Il manico ha una sezione crescente verso l’esterno, accentuata alla fine. Il manico non è verniciato, così che il sudore della mano viene assorbito e non crea disagio nell'uso.
Finiture quanto basta.
Manovrabilità ottima. La scure ha anche un buco nella lama per appenderla in luogo non accessibile ai ragazzi.
Durata illimitata.
Ha una sua estetica data dall'esattezza delle forme che la compongono.

Se ci si abitua a osservare gli oggetti che vengono continuamente prodotti, sotto tutti gli aspetti e non solo sotto l'aspetto del bello o brutto, del mi piace o non mi piace, ci si forma una mentalità progettuale completa. Questo modo di vedere le cose ci aiuta anche a progettare bene, in modo che nessun aspetto della cosa da progettare venga trascurato.