Vivere con la complessità

Donald A. Norman

Settembre 20202

La mia sfida è esplorare la natura della complessità e apprezzarne la profondità, la ricchezza e la bellezza ma al contempo combattere le complicazioni non necessarie, la natura arbitraria e capricciosa di gran parte della nostra tecnologia.

Non ci vuole granché a prendere una situazione semplice ed escogitare una soluzione semplice; io problema è che abbiamo davvero bisogno di complessità nelle nostre vite. … Abbiamo bisogno di complessità anche quando desideriamo ardentemente semplicità.

Un certo grado di complessità è desiderabile. Quando le cose sono troppo semplici, le consideriamo anche noiose e prive di interesse.

… ogni nuova versione di un prodotto aggiunge sempre nuove funzioni all’indietro delle sue caratteristiche. Ogni nuovo concorrente si sente in dovere di dotare i suoi prodotti di tutte quelle caratteristiche e di aggiungerne altre a no ora per poter pubblicizzare la dotazione più ricca dei suoi articoli. Con il tempo, i prodotti sono diventati sempre più complessi. La funzionalite si è dimostrata una malattia mortale, difficile da evitare. non ci sono vaccini noti, non ci sono cure adatte, se non ricominciare tutto daccapo.

Dominare la tecnologia è un compito psicologico, non fisco.

Dobbiamo progettare pensando al modo in cui si comportano le persone, non a come vorremmo che si comportassero. Le persone funzionano bene quando i dispositivi che usano rendono le cose visibili, forniscono gentilmente piccole spinte, indicazioni, funzioni obbliganti e feedback.

I significanti sociali sono indici preziosi del funzionamento del mondo. Anche se a volte sono ambigui e a volte fuorvianti, costituiscono comunque uno strumento potente nel nostro arsenale di indizi che ci aiutano a fare un senso a un mondo altrimenti complesso, ci aiutano a imparare come comportarci osservando il comportamento degli altri, si direttamente sia attraverso gli effetti collaterali, non intenzionali ma informativi.

Con le tecnologie che continuano a fare intrusione nella vita quotidiana, il numero delle interruzioni continua ad aumentare, complicando così anche i compiti più semplici, aumentando il numero degli errori, diminuendo l’efficienza e intensificando la tensione e lavorazione.

La filosofia che sta alla base del design centrato sugli esseri umani e aperto alla socialità è che deve andare a vantaggio delle persone che lo usano, tenendo conto delle loro vere necessità e dei loro veri desideri.

Come per tutti i servizi, c’è sempre la tentazione di aggiungere qualcosa di nuovo, ampliare il numero delle opzioni che si possono offrire ai clienti, ma a costo di aumentare la complessità.
Storia di Netflix

I tempi di attesa possono essere utilizzati per aumentare il piacere. Aspettiamo a mangiare fino all’ora di pranzo in parte per ragioni culturali ma anche per avere nuovamente fame. Ci tratteniamo dall’aprile i regali prima del momento convenuto, e l’attesa aumenta la suspance. Qualche volta l’attesa ci fa piacere, perché ci consente di assaporare meglio il momento, o di leggere, o di finire una conversazione o di portare a termine un’attività.

Oggi ci siamo resi conto che una componente critica di un buon progetto è una buona interazione e l’interazione, in larga misura, ha a che fare con la corretta comunicazione.