Inizia la stagione dei grandi parchi rossi, detti anche Mighty Five.
Lasciamo Las Vegas per dirigerci a Springdale.
Tempo previsto 2h30, tempo effettivo 5h30.
Ore 11:10 p.m., arriviamo giusto in tempo per il check-in al campeggio, ci posizioniamo nella piazzola e
sprofondiamo nel sonno tra le accoglienti braccia di Morfeo.
Km percorsi oggi: 555.
Day 7 - 1 Maggio 2025
Ci svegliamo circondati dalle rosse e stupende montagne dello Zion.
La nostra piazzola è delimitata da una parte da un fiume, sensazioni stupende, peccato sia già ora di
ripartire.

Piazzola del campeggio
Recensione: Zion Canyon Campground and RV Resort @ Springdale 156,31 € (location: 4 / servizi: 3,5 / pulizia: 4 / qualità-prezzo: 2,5)
Ore 9 a.m. abbiamo il biglietto d’ingresso per percorrere l’Angels Landing Trail.
Dal 1° aprile 2022, per accedere alla sezione finale del trail (la cresta con le catene) è obbligatorio ottenere un permesso rilasciato tramite lotteria dal National Park Service (NPS). Abbiamo avuto la grazia degli dei di vincere. Parlando con le persone nella prima parte di percorso, abbiamo scoperto che c’era chi tentava da anni di vincerlo.
Partiamo per il trail belli sereni, ignari di quello che ci avrebbe aspettato, o meglio, forse siamo preparati ma viverlo in prima persona fa decisamente un certo effetto. Percorrere parti di percorso a strapiombo senza alcun tipo di sicurezza - se non una semplice catena alla quale aggrapparsi - è sicuramente d’effetto.

La - letteralmente - catena di sicurezza che ti permetteva di non cadere nel vuoto
Ore 2 p.m. terminiamo il percorso e svaligiamo - come di buona consuetudine - il Visitor Center. Spesa per
la sera - previsto BBQ in piazzola - compriamo costine e Hamburger 🇺🇸.
Partiamo, direzione Bryce.
Acquistiamo il permesso per passare dal tunnel Zion–Mount Carmel (lunghezza 1,8km) con il nostro camper.
Il permesso è obbligatorio in quanto - con un veicolo delle nostre le dimensioni - avremmo dovuto occupare entrambe le carreggiate per evitare di grattare il tetto (tra l’altro unica parte, assieme alla parte sotto del camper, non coperta da assicurazione).
Questo permesso richiede ai ranger del parco di bloccare la strada in un unico senso di marcia.
Ore 6 p.m. arriviamo al Ruby’s Inn RV Campground.
Anche qui la strada per arrivarci è una delle più scenografiche mai percorse


UTAH. LIFE ELEVATED
In campeggio, prima lavatrice del viaggio.
Compriamo il necessaire per integrare alla nostra cena una vera s'more experience - marshmallow tostato,
cioccolato e due biscotti - sotto consiglio dei locals.
Accendiamo il BBQ e prepariamo la cena.
Recensione: Ruby's INN RV Park And Campground @ Springdale 80 € (location: 4,5 / servizi: 4,5 / pulizia: 4 / qualità-prezzo: 4)
Day 8 - 2 maggio 2024
Sveglia naturale e direzione Bryce Canyon National Park. Il nostro orologio biologico torna in armonia con la natura.
Prendiamo la navetta per entrare nel parco Nazionale, tappa obbligata al Visitor Center e direzione trail Bryce Point to Inspirational Point.
Paesaggi stupendi, mozzafiato, surreali, non ci sono parole per descrivere quanto siano assurdi questi
posti.
Navajo Loop Trail, pranzo al volo e si riparte in direzione Page.

Non ho ancora precisato una parte fondamentale di questo viaggio. I pranzi e in alcuni casi, rari, anche le cene. In proporzione 3 pranzi su 4, hanno previsto toast con formaggio spalmabile e, a rotazione, in base alla disponibilità degli ingredienti avanzati i giorni prima, pomodori, insalata, salsa BBQ e/o salsa sriracha. Sul camper si è creata una vera e propria catena di produzione con chi spalmava il formaggio, chi tagliava la verdura, chi li farciva e chi poi li confezionava per il consumo: sereno nel dire che si poteva tranquillamente fare concorrenza alla catena di montaggio di McDonald’s.
Ore 5 p.m. arriviamo a Page, città insignificante. Check-in nel campeggio, penso il più brutto (per ora), direzione Horseshoe Band per vedere il tramonto.
Perché non consigliamo di visitare Horseshoe Band a quest’ora:
- pieno di gente: invivibile, sembra di essere allo stadio in curva
- (forse la cosa di più conto) con il sole che tramonta proprio di fronte, la visuale e la resa fotografica non sono il massimo.
Rimango comunque impressionato dalle dimensioni di questo posto, nelle foto o in qualsiasi contenuto visto, l’idea non viene resa minimamente. Soltanto vedere le persone con i loro kayak sulla riva sul fondo del canyon permette di capire la maestosità.

Ore 8:30 p.m. tappa da Domino’s: proviamo e rientriamo in campeggio.

Pepperoni Pizza.
Una cosa divertente - dico divertente ma dopo un po’ non lo è decisamente più - è il sistema di fusi orari che c’è in questa zona. Tutto questo cambio di orario - nel giro di pochi km - viene amplificato dal fatto che telefoni, orologi smart e altri dispositivi elettronici, sincronizzano automaticamente l’orario in base alla localizzazione, per cui, in certi momenti, risulta impossibile capire effettivamente se l’ora visualizzata sia quella corretta o il telefono debba ancora aggiornarsi, per poi ritrovarsi in 6 persone con orari differenti; diventando davvero un problema quando devi essere in un posto ad una determinata ora (es. tramonto) o devi fissare l’orario di ritiro della pizza e poi essere lì a quell’ora.
Recensione: Page Lake Powell Campground @ Springdale 66,72 € (location: 4 / servizi: 4 / pulizia: 3,5 / qualità-prezzo: 3,5)
Day 9 - 3 maggio 2025
Ore 7 a.m. sveglia, visitiamo nuovamente Horseshoe Band sperando in una luce migliore e un minor afflusso. Va tutto liscio, sembra un altro posto.
Visitiamo qualche POI della zona tra cui The New Wave, Wahweap Overlook e la diga di Glen Canyon.

Mentre stiamo visitando la diga di Glen Canyon - consigliato anche per non appassionati, si capisce la maestosità di queste opere e i numeri che fanno girare - ci ferma l’unico italiano che abbiamo incrociato nel nostro viaggio. Si tratta di un fiorentino che vive a Las Vegas e che con il suo bus porta in gita le persone da quelle parti. Dal nulla, quando gli diciamo che siamo in 6 ragazzi in gita con camper-bus, ci dice che le puttane non sono più a Las Vegas ma si sono spostate a Parhump. Ringraziamo e salutiamo. Da quel momento diventa il meme della vacanza.
Ore 11:40 a.m. - fuso orario di Page, nonostante in quel punto l’orario sia differente - visitiamo
l’Antelope Canyon X. Siamo praticamente dentro allo sfondo di Windows.
Quello che impressiona di più sono le skill della guida nel farti le foto: ti prende il telefono, cambia 10
impostazioni nel giro di 2 secondi e ti fa una foto talmente bella che ti chiedi come sia possibile
scattarla con il telefono.
Abituati con Instagram sanno che saranno le foto il loro miglior biglietto da visita: skill necessaria.
Bello, non tornerei.

Ore 2 p.m. partiamo in direzione Gran Canyon National Park.
Visitiamo Desert View Watch Tower e per le 6:45 p.m. siamo al campeggio, nulla di che, il nome dava grandi speranze.

Va gestita un’emergenza idrica, nonostante l’acquisto di diversi galloni di acqua e il costante refill, ci
troviamo a secco.
Dalla nostra piazzola partiamo in spedizione per andare a riempire diversi galloni nell’unico distributore
di acqua potabile presente nelle vicinanze, situato dentro un ristorante - 10 minuti a piedi dal campeggio -
arrivati teniamo il rubinetto in ostaggio per 20 minuti buoni.
Nel tragitto di ritorno, oramai notte inoltrata, passiamo a 30cm da un Alce enorme. Surreale.

Un altro alce che abbiamo incontrato libero nel campeggio
Doccia sul camper - perché i bagni attrezzati più vicini distano almeno 10 minuti a piedi e la stanchezza alle 11 p.m. si fa sentire - e si dorme
Recensione: Yavapai Lodge @ Gran Canyon National Park 101,10 € (location: 4 / servizi: 3 / pulizia: 3,5 / qualità-prezzo: 3,5)
Day 10 - 4 maggio 2025
Sveglia presto, serve fare un’altra lavatrice, siamo a corto di quarti di dollaro per l’asciugatrice. Facciamo un giro del parco.

Direzione Monument Valley.
Ore 7 p.m. arriviamo al campeggio.
La speranza è di potersi godere il tramonto tra quei colossi rossi in mezzo al deserto, purtroppo piove e le attività da fare lì non sono molte, anche perché il centro abitato dista 30 minuti da lì, siamo letteralmente in mezzo al nulla. Decidiamo di ricaricare le batterie e dormiamo.
Recensione: Monument Valley KOA @ Monument Valley 122,58 € (location: 5 / servizi: 5 / pulizia: 4,5 / qualità-prezzo: 4)
Day 11 - 5 maggio 2025
Sveglia e gita alla Monument Valley, il tempo non è dei migliori, riusciamo però ad entrare nel Parco dei Navajo per vedere lo spettacolo ancora da più vicino, piccolo trail e ritorniamo sul camper per partire in direzione Moab.

Sul tragitto passiamo dal Forrest Gump Point, Mexican Hat e decidiamo di allungare il nostro tragitto di circa 100 miglia (160 km) – praticamente il doppio rispetto all’itinerario previsto – per visitare il Monumento dei Quattro Angoli, l’unico punto negli Stati Uniti in cui si incontrano i confini di quattro stati (Utah, Colorado, Arizona e New Mexico).
Altra scelta da non rifare:
- Ha appena finito di diluviare e, nonostante il costo del biglietto d’ingresso, non c’è mezza strada asfaltata il che ti costringe a camminare nel fango.
- Non vale la pena allungare la strada per passare di qui, chiaramente un #americanata.
Ma forse tutto questo è falsato dal punto 1 che lascia le scarpe letteralmente intrise di fango.

Allego immaigine così da evitare anche lo sforzo di doverlo cercare su Google.
Ripartiamo direzione Page, Wilson Arch, ed entriamo a Moab, prima cittadina presentabile dopo diversi giorni di viaggio.

Entriamo nel campeggio, ci posizioniamo - si presenta molto bene - e subito partiamo a piedi verso il centro della città per cenare, tempo previsto per arrivare in centro: 35 minuti. Ne approfittiamo per passare dalla zona residenziale e vedere quelle vie che normalmente, con il camper, non avremmo mai visto.

Si cena da Wendy’s - proviamo un po’ di cibo locale - spesa 25€, ordinato qualcosa come 4 menu (a testa). Si
torna verso il campeggio, la camminata permette di far digerire al meglio la cena.
Partita a Bang™ e si dorme.

Recensione: Sun Outdoors North Moab @ Moab 351 € (×3 notti) (location: 4 / servizi: 5 / pulizia: 5 / qualità-prezzo: 5)
continua…
Un grazie a M per il tempo dedicato alla rilettura e al perfezionamento di questo articolo.